Con lei poteva succedere che eravamo in coda per entrare in una discoteca o dentro la discoteca stessa e io individuavo qualcuno di figo che poteva interessare a me o a lei (questo a seconda del tipo di discoteva che stavamo facendo la fila per), magari davvero carino e lei storceva il naso e io non capivo perché e alla fine se ne usciva con un tono che non lasciava spazio alla considerazione e questa frase “Sì ma hai visto che scarpe c’ha?” e si girava da un’altra parte, capitolo chiuso, mentre io allora gliele andavo a guardare le scarpe e veniva fuori che dal fondo dei jeans gli sbucavano le punte allungate di una calzatura (peggio ancora se stivale) pitonata, nera o - ahimè - chiara.
Con lui invece capitava che mi parlasse di qualcuno che aveva conosciuto, pieno di qualità, un ottimo candidato per accasarsi e cointestare il conto corrente, una descrizione perfetta fatta però con un tono che nascondeva un epilogo distruttivo e il mio amico infatti sospirava, scuoteva la testa e diceva “solo che c’aveva delle scarpe inguardabili” descrivendo un modello attribuibile a Geox o NeroGiardini, insomma la scarpa ortopedica è ciò che lo separava dal principe azzurro.
Io questo punto di vista per anni non sono riuscito a farlo mio e anche quando me lo suggerivano cercavo di ignorarlo. Ora, a quasi venti-otto anni devo dire che, caspio, tanti elementi possono portare fuori strada e farci convincere che la persona che stiamo frequentando non sia quella giusta, tipo che si incazza di brutto per cinque minuti di ritardo (pazzo) o che dobbiamo metterci scalzi per entrare in casa sua (maniaco), ma quella delle scarpe, gente, è meglio che la consideriate perché vi dà subito un’idea veramente significativa di chi avete davanti, un’impressione che altrimenti vi fareste solo al terzo-quarto appuntamento, e capirete che in tempi di crisi risparmiare su qualche cena, bevuta o benzina male non fa.
2 commenti:
Mah, io ho avuto un colpo di fulmine su delle scarpe bruttissime...
Beh, possono esserci le dovute, rare eccezioni.
Posta un commento