Noi ci distruggiamo.
Non so bene come comincia, mi viene in mente Inception in cui si fa presente che in un sogno non ti ricordi come ci sei arrivato. E’ così con te quando ci ritroviamo a litigare e a spararci, beh sì, merda addosso. Tanta e della peggiore.
Succede mentre parliamo, quello è sicuro, parliamo molto. Ad un certo punto uno dice una frase, detta male o con un concetto scomodo. E l’altro replica, apparentemente tranquillo, con una reazione uguale e contraria, affilata più o meno consciamente. Si innesca allora un meccanismo con cui, in una crescita esponenziale, arriviamo a farci del male fino a quando quello più dolorante non lascia perdere.
Urlando in questo modo ci siamo arrivati davanti a cruscotti, a sedere su un letto sfatto, camminando per i vicoli di un paese.
Tutto ciò non mi preoccupa. I nostri amici ne ridono. Ci prendono in giro sui nostri battibecchi, ci imitano. Ma a me, a noi, non importa. Tutto riesce a ritornare come prima, entro brevissimo, non ci sono bronci: quando esausti, soli, ci ammorbidiamo tendendo la mano all’altro, non serve neanche chiedere che venga tutto cancellato e rimesso a posto come quando abbiamo cominciato, succede da sé.
Non mi era mai successo. E’ strano a dirsi ma penso faccia parte dell’intensità delle cose, delle nostre due alte tensioni che ogni tanto fanno scintille.
E’ paradossale, ma se non me ne fregasse un cazzo certi litigi non accadrebbero.
Quindi penso che litighiamo perché ci amiamo alla follia.
2 commenti:
Ne sono convinta anch'io! ;)
Ah menomale, perché all'esterno è difficile da far capire. Anche dall'interno, ma da quaggiù si trova il modo di dargli un senso :)
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